venerdì 9 settembre 2011

In ricordo di Lorenzo Bider

In ricordo di Lorenzo Bider


Difficile trovare le parole per consolare colore che provano dolore così com’è assai difficile trovare parole non scontate per ricordare un amico che ha attraversato come una meteora questo mondo lasciandoci tanti motivi per riflettere.

Caro Lorenzo, ti ricordo ragazzino, quando con una quantità incredibile di capelli in testa eri capace di ingoiare mezzo chilo abbondante di cioccolato svizzero prima di confermarne la sua bontà, oppure quando muovevi i primi “passi” su moto dai nomi impronunciabili.

Caro Lorenzo, sono sicuro che da lassù ti ritieni fortunato.
Tolto il rammarico per aver lasciato in anticipo su questa terra, tante persone che ti volevano bene, so, che ti sentirai soddisfatto, come prima di te, deve essersi sentito soddisfatto tuo fratello Francesco!
A quanti di noi, …quando sarà giunto il nostro momento, per vecchiaia o per malattia, sarà dato di poter affermare la stessa cosa ?

Nel pieno delle energie, per onorare un ideale, o come te, in sella alla tua passione, questa dipartita, non è certo una triste “fine”, ma un dignitoso inizio, con qui presentarsi all’attraversamento della porta tra un mondo fatto di compromessi e rinunce ed il mondo dei puri dove tutto è possibile!

Senza lacrime quindi, ti ricorderò così, tra i miei esempi!

09.09.2011 - Alberto Conterio

lunedì 5 settembre 2011

Mostra storica al Santuario di San Giovanni d’Andorno

Mostra storica al Santuario di San Giovanni d’Andorno
30 luglio - 7 agosto 2011

Desideravo scrivere della mostra in Valle Cervo sul 150° Anniversario della proclamazione del Regno d’Italia da qualche settimana, ma le vacanze e gli impegni estivi mi hanno tenuto lontano dalla tastiera.
Bella ! Bella mostra davvero, pur risultando un’esposizione locale, fatta in casa, la mostra, era davvero interessante. I documenti e gli oggetti esposti valevano sicuramente la visita. Ottima anche l’idea di abbinare un annullo filatelico dedicato per l’occasione. La cornice offerta dal luogo, di per se ricco di storia e di tradizioni valligiane poi, hanno dato alla mostra un tocco speciale.

Altra bella sorpresa è stata la musica di sottofondo che accompagnava la visita. Tra i brani diffusi spiccavano le note solenni dell’InnoSardo, scritto da Gonella nel 1843, perfetto per onorare la gloria la dignità e il sacrificio delle truppe sardo-piemontesi alle prime due guerre di indipendenza risorgimentali. 

Due, secondo il mio modesto parere i piccoli nei sulla mostra in se. Il primo può riguardare la sensibile assenza di tavole esplicative dell’ingente mole di documentazione ed oggetti esposti, che hanno ridotto in parte il loro valore storico agli occhi del visitatore, mentre il secondo, forse più importante è stata la mancanza di un attimo di riflessione sul periodo storico che stavamo “esponendo” in mostra, abbinando all’evento ad esempio, la presentazione di un libro (uno dei moltissimi editi in questo periodo sull’argomento) che servisse ad introdurre una piccola conferenza o dibattito sull’evento epocale della nascita della nostra Patria unita, messo oggi in discussione da pletore di arruffoni e teste vuote.

Resta il rammarico per essere arrivati totalmente fuori tempo, facendo di una mostra che avrebbe potuto essere davvero un evento, una atto “dovuto”, passato praticamente inosservato dalla gente in valle e fuori valle soprattutto.


Messaggio questo, che l’anno passato non riuscii a far comprendere alle nostre inconcludenti amministrazioni locali nonostante mi sia impegnato per mesi, contattando, scrivendo, presentando proposte e bozze varie per organizzare senza risultato, un evento in anticipo sulla data ufficiale del 17 marzo 2011.
È chiaro che mettere in piedi un appuntamento prima di questa data, organizzato con tutti i crismi e collegato ad altre iniziative in valle, avrebbe portato ad un’altra visibilità non solo la mostra o quanto organizzato, ma l’intera Valle Cervo come comunità. Pur essendo persona interessata culturalmente e politicamente a questo periodo storico nazionale infatti, nei miei tentativi (falliti) non ho mai perso di vista l’opportunità di coniugare la commemorazione storica alle esigenze di visibilità turistica della nostra valle in ambito territoriale. Sono insomma occasioni perse, che non potranno essere recuperate.


 

Una così bella mostra, slegata da altre iniziative per creare un “percorso”, a quasi 2 mesi dal “termine” effettivo dei festeggiamenti organizzati a livello nazionale nella giornata del 2 giugno, hanno relegato questa iniziativa locale ad “un già visto”, alla proposta insomma di un argomento ormai svalutato nell’interesse e nell’attenzione dell’opinione pubblica.

Desidero poi estrarre un ultimo sassolino dalla mia scarpa sull’argomento, denunciando una volta ancora la totale mancanza di comunicazione. In questo caso, tra gli organizzatori della mostra ed i potenziali interessati a dare fattivamente una mano con idee, proposte, opinioni e documenti al buon successo dell’iniziativa come ad accrescerne il valore culturale.
Certo non mi aspettavo un invito in pompa magna stampato su fine pergamena, ma una telefonata cordiale, …quella si !

Pazienza ! 

Alberto Conterio - 05.09.2011