martedì 23 ottobre 2012

Quest’anno niente Castagne?



Quest’anno niente Castagne?

Quest’anno occorrerà avere pazienza, non solo per le numerosissime “trovate” del Governo Monti, ma anche per la mancanza quasi totale di castagne nei nostri boschi in Valle.
La causa è da attribuire ad un piccolo insetto detto CINIPIDE o più volgarmente “vespa cinese”.
3 mm di grandezza circa e di colore nero, questo insetto, assomiglia ad un piccola vespa appunto, e depone le uova sui germogli delle nuove foglie a fine estate (agosto). Non pericolosa per l’uomo ma estremamente dannosa per le piante di castagno, ne limita fortemente la capacità vegetativa e di produzione dei suoi caratteristici frutti indebolendo le piante e rendendole più facilmente attaccabili da altri parassiti.


L’insetto parassita, introdotta in Europa dal 2002 partendo proprio dal Piemonte, si è diffusa nelle aree di coltivazione dei Marroni nel Cuneese, tramite talee infette importate direttamente dalla Cina. Sabotaggio o semplice disattenzione? A essere sospettosi si fa peccato dice il Sen. Andreotti, aggiungendo però, che ci si azzecca spesso… Chissà!
Comunque sia, l’infezione in questi anni si è estesa a macchia d’olio verso le aree confinanti della Francia e della Lombardia, arrivando in Veneto e Slovenia. Ultimamente è stata riscontrata anche in Toscana. Attacca solo i castagni e suoi derivati, e grazie a Dio non si hanno segnalazioni di infezione provenienti dal meridione d’Italia.
Studi, cure ed esperimenti con l’introduzione di insetti antagonisti (anch’essi cinesi però), hanno dato recentemente buoni risultati, facendo stimare l’infezione in via di regressione. Le piante infette, se non particolarmente colpite, non sono in pericolo di vita e quindi non devono essere abbattute, ma la loro chioma e soprattutto la produzione di frutti avrà a soffrirne ancora per qualche anno, fino a quando non sarà riportata in equilibrio la loro salute.

Come facciamo noi, a mangiare le tradizionali caldarroste?
Per mangiare qualche buona castagna, quest’anno occorrerà acquistarla al supermercato quindi, ma abbiate cura di acquistare soltanto castagne italiane provenienti dal meridione. Suggerisco per esperienza di ricercare soprattutto le castagne provenienti dalla zona della Sila calabrese, zona bellissima, con boschi di castagne smisurati e ormai secolari, appartenenti un tempo alla Ferrovie dello Stato, quando le traversine della strada ferrata insomma, venivano ancora ricavate dal legno …di castagno appunto!
A vedersi, non sono delle belle castagne lucide come siamo abituati a vederle noi fin da bambini, ma in compenso hanno il pregio di essere decisamente buone e gustose, forse anche più delle nostre! 
Non resta che adattarsi.

Alberto Conterio