venerdì 31 maggio 2013

Pensierini della sera… sulla Fusione dei Comuni!



Pensierini della sera… sulla Fusione dei Comuni!

Sono rimasto colpito dalle ultime righe del numero 56 del Notiziario Oriomossese sotto al titolo “pensierini della sera”che portano in evidenza una volta di più il vero problema della nostra valle, cioè lo spopolamento, che nonostante tutto e tutti, continua inesorabile.


Quello da te citato caro Franco è un caso che ripropone la mancanza di lungimiranza delle Amministrazioni Comunali locali degli ultimi quant’anni, che ho evidenziato in passato in lettere e articoli ai giornali.
Dopo l’esodo massiccio dei residenti autoctoni, avvenuto tra la fine degli anni ’50 e la metà del successivo decennio, in cui in valle ha perso circa la metà della popolazione, il nostro territorio non ha saputo accogliere sul finire degli anni ’70 la richiesta di coloro che nel fine settimana avevano intenzione di evadere dalle grosse città (Milano, Torino, Novara…) cercando una seconda casa disponibile o lo spazio necessario a costruirne una. Fu la prima vera occasione mancata. Diversamente accolta in altre zone del Piemonte e soprattutto in Valle d’Aosta come una vera manna dal cielo, le seconde case, avviarono un volano in grado di creare economia anche in quelle zone dove l’economia non esisteva e che oggi, sono esempi di ricchezza. Ricchezza non solo di denaro ricordiamolo, ma anche di posti di lavoro, di cultura, di ambiente immacolato, e infinite altre possibilità, che alla fine del ciclo economico, hanno riportato sul territorio residenti stabili.
La seconda possibilità persa in Valle Cervo, si colloca invece sul finire degli anni ’80 inizio anni ’90 del secolo passato, quando la parte della popolazione cittadina più attenta alla qualità della vita, cercò sfogo decentrando la propria residenza fuori Biella. Qui occorre essere chiari, la Valle Cervo, possedeva la pole position nella gara che si stava aprendo… e la Valle invece, non si iscrisse neppure alla corsa!
Perché potevamo fare la parte del leone? Ma perché da Piedicavallo si giunge direttamente al centro di Biella in 15 minuti, utilizzando addirittura due diversi sbocchi. Fummo invece surclassati da località che avevano rispetto a noi, tutti delle zavorre non indifferenti, ma che furono gestite egregiamente da Amministrazioni avvedute e lungimiranti. Parlo chiaramente di Valdengo, Vigliano, Ponderano, Pollone tanto per citarne alcune. Valdengo e Pollone ad esempio, sono più lontane dal centro cittadino e hanno sbocchi forzati, superati solo anni dopo con opere di circonvallazioni ecc. ecc. Vigliano e Ponderano invece hanno il difetto d’essere immerse nella calura estiva e nelle zanzare.
Ma in Valle Cervo, con la sola eccezione di Andorno Micca forse, si continuò a chiudere gli occhi, con fatalismo, rinunciando a qualsiasi cambiamento e sviluppo…
Per concludere, tornando all’esempio che hai proposto, riguardante l’immaginaria rampa stradale con scalinata affiancata, utile a migliorare le condizioni di vita a Oriomosso, si potrebbe applicare a tutte quelle opere che sarebbero necessarie ancora oggi, per fare in modo che tante giovani coppie in cerca di una casa, l’avessero potuta trovare con soddisfazione vent’anni fa sul nostro territorio.
Ciò, avrebbe avviato un processo di investimenti in Valle, portando servizi, quale i mezzi pubblici, negozi, locali di intrattenimento e ristorazione ecc.
Come tu hai evidenziato, erano decisioni, che una Amministrazione avrebbe dovuto prendere anche a costo di farsi momentaneamente dei nemici, utilizzando in estrema arazio, anche le possibilità offerte dall’istituto dell’esproprio …per terreni, piccoli fabbricati e rustici di importanza strategica, avendo in mente un disegno di sviluppo generale, un progetto di riqualificazione del territorio a medio-lungo termine. 
Purtroppo le Amministrazioni locali, frazionate più dall’invidia tra loro che dalla necessità, si sono crogiolate nell’orticello di casa. Non è neppure colpa loro, perché in fondo rappresentano lo specchio fedele della stessa società chiusa presente in valle. Ecco perché non può che essere un bene la Fusione dei Comuni. Accorpando più territori e cittadini si avrà finalmente la possibilità di avere l’alternanza di diversi amministratori, che potranno avere origini anche lontane dal territorio che saranno chiamati a gestire, con diverse qualifiche ed esperienze personali. Persone che in nome del progresso responsabile e utile a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, non esiteranno (speriamo) a prendere decisioni locali forse impopolari, ma tanto necessarie quanto impensabili fino a ieri.

30 maggio 2013 - Alberto Conterio