martedì 16 marzo 2010

Siamone coscienti !

Innamorato di questa Valle, non posso che essere pessimista sul futuro di questo territorio. Nei fine settimana infatti, mi capita di compiere passeggiate nei dintorni di casa calcando le vecchie mulattiere ed i sentierini. Alcuni ricamano angoli e scorci panoramici davvero unici, impreziositi da antichi manufatti in pietra, che pur essendo soltanto delle costruzioni montane si fanno ammirare per la loro bellezza, semplicità, integrazione con la natura ed utilità pratica. Magnifica in tal senso la stradina che da frazione Bogna, scende verso il ponte in pietra che conduce alla cappella del Crest in frazione Riabella. Fantastico lo scorcio sul Torrente Cervo che passa incassato tra le pareti di roccia altissime, infine molto belle le case e le baite non più abitate sul lato opposto la strada provinciale.

Detto questo, tornando con i piedi bene a terra dei tempi nostri, e volendo fare un paragone con le infrastrutture “moderne” occorre munirsi di calma e tanta pazienza .

Già l’anno passato avevo avuto modo di segnalare una serie di problemi dovuti ad incuria e mancata manutenzione sulla SP.100, fotografando parte di essi tra le frazioni di Bogna e la Frazione di Balma, direttamente interessate, sperando nell’imminente cambio di vertice alla Provincia.

Caduto il Presidente Scaramal infatti, gli amici Leghisti hanno gioito e brindato lungamente per l’elezione del loro pupillo Simonetti (imposto da Roma in barba alla bistrattata democrazia).

Nulla è cambiato però. Faccio soltanto un esempio, perché mi secca dover perdere ancora tempo per segnalare delle ovvietà sotto agli occhi di tutti. Il ponticello in Frazione Fucina, rimane tutt’ora senza protezioni e/o balaustre dopo che l’alluvione del 2001 le strappò via !

Ricordo che su questo ponticello, transita tutto il traffico della Valle, …residenti (santi) e turisti (folli), andata e ritorno ! Non voglio aggiungere altro.

Una cosa però voglio ancora scrivere e dovete concedermela.

Mi pento infatti… Voglio scusarmi con loro. Desidero dar ragione agli amici Leghisti, dopo che, per anni li ho presi in giro definendo il loro Partito, un Movimento da osteria…

Avevate ragione Voi. Non siete un gruppo folcloristico dal bicchiere facile, siete un Partito vero, bisogna riconoscerlo. La Lega Nord infatti, non solo si è radicata perfettamente in Roma capitale, ma si è pure integrata perfettamente con l’andazzo tipico di tutte le altre forze politiche sul territorio che l’hanno preceduta nella guida di questa Provincia. La Valle Cervo con la sua SP.100 continua di fatto in suo lento declino verso livelli di vivibilità sempre più bassi nell’indifferenza di chi si vanta di amministrarci.

Concludo… abbiamo fatto una provincia nuova (e di quattro gatti), abbiamo già cambiato destra con sinistra e sinistra con l’osteria, ma in fondo, si stava meglio, quando si stava peggio !


16.03.2010 - Alberto Conterio

venerdì 12 marzo 2010

Ancora sulla nostra povera Valle

Leggo con piacere, ma anche con rabbia su “Il Biellese” di martedì 9 marzo 2010, l’articoletto del Sig. Andra Pavan sulla Valle Cervo.

Con piacere, perché esso è chiaramente la conferma che non sono un visionario..

Splendida la definizione di “anarco-immobilismo”, quando l’autore si riferisce alle amministrazioni presenti sul territorio, non avrei saputo coniare un termine tanto azzeccato.

Ottima anche la proposta di sfruttamento del territorio ad uso e consumo in primis del territorio e della popolazione realmente residente. Una proposta logica, peraltro già avanzata da me in articoli passati, in proposte verbali a persone facenti parte delle Amministrazioni su dette ecc. ecc.

Il problema sta proprio nell’immobilismo. Per fare però, occorre darsi da fare, e magari farsi anche qualche nemico, …ma è una legge della natura, che un Amministratore eletto, ha il DOVERE di sfidare.

Con rabbia poi, perché si assiste impotenti ad un curioso fenomeno popolare di autocastrazione, …perdonatemi il termine.

Assistiamo cioè ad una sorta di ribellione interiore, che non ha riscontro poi nei fatti esteriori.

Voglio essere chiaro, …nel 2009, abbiamo avuto la possibilità di cambiare musica in tre comuni della valle su cinque, ma il grosso dei votanti, pur scontento su quasi tutto, ha continuato a dar forza al gruppo amministrativo anarco-immobilista già presente. In un caso poi, (vedasi il Comune di Piedicavallo) abbiamo addirittura avuto un caso di involuzione. Mi chiedo, se valga la pena impegnare del tempo libero per tentare di dare un futuro a questa Valle, quando è la Valle stessa che si rifiuta d’essere aiutata. Dicono però, sia amore del giusto…

Il nostro è un territorio sano, con delle discrete possibilità di sviluppo a breve e lungo periodo, solo se cominciamo da oggi un lavoro serio nel suo rilancio. Attendere potrebbe essere fatale, perché le condizioni generali della società biellese (della Provincia) variano continuamente, e perché potrebbe subentrare un fattore esterno alla stessa Provincia di Biella, che in futuro potrebbe orientare la globalità delle risorse altrove, ed in modo definitivo.

Noi abbiamo già perso l’occasione di diventare una vera zona residenziale a ridosso del centro cittadino di Biella, durante gli anni ‘90 - 2000. Anni ancora “grassi” economicamente. L’immobilismo di cui sono assolutamente responsabili gli stessi nomi oggi in carica in tutti i comuni della Valle infatti, si sono fatti scappare questa occasione in favore di zone, magari più panoramiche, ma sicuramente più scomode e lontane… parliamo della collina di Valdengo e Cossato, o della zona di Mongrando e Pollone. Queste sono occasioni perse che non torneranno, ma del resto, ci eravamo già fatti scappare l’occasione di diventare negli anni ’70 un polo attrattivo per le “seconde case”, delle zone industriali limitrofe (vedasi le Province di Novara e Varese), perché siamo amministrati da persone che pur onestissime, non hanno mai messo il naso fuori Valle, e che in Valle hanno una molteplicità di piccoli interessi che intendono continuare a curare per puro prestigio personale.

Siamo comunque alla resa dei conti finale, perché gli sprechi ed i disservizi locali, tollerati centralmente a Roma grazie alla politica dell’opportunismo che risiede negli interessi particolaristici della Lega Nord, validi a mantenere questo stato di cose (autonomie locali, enti e para enti indipendenti ecc. ecc.) per accrescere virtualmente la sua forza in seno al Parlamento nazionale, così com’era anni fa, quando ad imperare erano le giunte, micro giunte, consigli di quartiere e di giardini zoologici comunali di Sinistra, non potranno più essere tollerati per questioni di bilancio. Alle prossime elezioni infatti, vi sarà l’ennesimo e dovuto cambio di direzione, dopo il ventennio berlusconiano.

Allora chi prenderà in mano le redini del sistema, sia esso di destra o di sinistra, non potrà più rimandare la decisione, e cadranno le teste di molti Enti.

Faccio una previsione : le prime a cadere saranno le Province. Pur commettendo un errore infatti, le Province verranno abbattute in favore delle Regioni, perché sono l’ultimo lontano ricordo dell’amministrazione corretta del territorio lasciataci in eredità dall’Italia Monarchica e Sabauda. Altra testa già nel cesto, si individua dei Comuni inutili e microscopici come quelli della nostra Valle (guarda caso). Eliminati questi, non servono più neppure i Consorzi dei comuni, adibiti per dare una seggiola pagata ai “non eletti”, e non serviranno più le Comunità Montane, che servono ad assicurare una legislatura di “purgatorio rigenerativo” a tutti quei Sindaci, che contro la loro volontà, ogni due mandati, devono loro malgrado mollare la presa per legge !

In questo contesto, la nostra Valle uscirà con le ossa rotte, come passata nel tritacarne siamone certi e consapevoli. Allora sarà, non solo inutile urlare allo scandalo, ma ipocrita, perché lo scandalo lo viviamo nel silenzio assenso proprio oggi.

Grazie ancora al Sig. Pavan per avercelo ricordato.


12.03.2010 - Alberto Conterio