Energie alternative
Come sempre, anche quest’anno è giunto il carico di legna
necessario a passare al caldo l’inverno.
Si tratta di legna proveniente dai boschi di proprietà della
Colma, in vista dell’abitato di Andorno Micca.
Castagno, ciliegio selvatico ed acero. Il lavoro per muovere
i tronchi, tagliarli in ceppi e spaccare in pezzi della giusta misura per
alimentare la caldaia e stoccare tutto il quantitativo è duro, ma sano e aiuta
a comprendere le fatiche ed i sacrifici compiuti dai nostri avi nei secoli
passati. Pur aiutati oggi da tutta una serie di attrezzi nemmeno immaginabili
fino a 50 anni fa infatti, questo “passatempo” per il fine settimana resta
un’impresa ardua.
Lo Standard di vita odierno, con temperature di circa 20
gradi, e la produzione di acqua calda sanitaria infatti, impongono un
quantitativo medio di circa 70 – 80 kg di legna al giorno per un appartamento
di media metratura abitato da 4 persone. Considerando che alle nostre quote,
occorre prevedere non meno di 7 mesi all’anno di funzionamento ininterrotto,
arriviamo ad un fabbisogno annuo di circa 160 quintali di legna da ardere.
Trattandosi di un combustibile estremamente variabile nella
resa, dipendente dal grado di stagionatura e dalla tipologia di legno, è meglio
accumulare non meno di 180 quintali annui per non correre il rischio di restare
senza.
Stimo, che il quantitativo che si vede in fotografia non sia
sufficiente e pertanto, dovrò integrare con quantità di legna ulteriori,
approvvigionate durante la tarda estate (agosto) stoccando legna già secca
presente i buona quantità (faggio e quercia) sui terreni di proprietà nelle
vicinanze della stessa Frazione di Balma.
Sicuro risparmio economico, e contemporanea “ginnastica”
utile a tenersi in forma !
Alberto Conterio
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