Di seguito, la lettera che ho inviato al Direttore de "il Biellese", pubblicata sul'edizione di martedì, 24 febbraio 2015. Uno sfogo sulla continua presa in giro della politica locale nei confronti dei cittadini... Non si parla solo di rincaro delle bollette e di maggior carico di lavoro per smaltire dei banalisimi rifiuti, ma si parla soprattuto del tentativo continuo, di ridurre ancora il campo della nostra libertà.
A proposito di rifiuti
Gentile Direttore,
apprendo dal suo giornale, con profonda tristezza e rabbia,
che in queste settimane anche Biella ha imboccato la strada della raccolta
differenziata a oltranza (vedi cassonetti con codici a barre ecc. ecc.). Come
dire: depositiamo il cervello al monte dei pegni, perché tanto non lo
utilizziamo!
I poveri cittadini ultimamente contano davvero poco o nulla,
e non una voce da parte di qualsivoglia politico locale o nazionale, si alza
contro il muro di gomma dell’omertà, dell’idiozia e degli interessi del mercato
sull’argomento “rifiuti”.
Più di dieci anni di bugie, senza renderci conto che ci
siamo fatti ingannare. Paghiamo più di prima e i rifiuti aumentano sempre. Sarà
forse perché “i rifiuti sono una ricchezza…” ha detto il solito somaro
di turno. Sono una ricchezza per alcuni “fortunati”certamente. Non per i
cittadini. Infatti, fiutato l’affare, le emergenze prima circoscritte ad alcune
aree del mezzogiorno d’Italia, sono oggi - guarda caso - equamente distribuite su
tutto il territorio nazionale.
Così ai cittadini di Biella, da domani spetterà non solo di
lavare i rifiuti e suddividerli bene perché qualcuno possa in seguito
arricchirsi con essi senza troppo faticare, ma spetterà anche d’essere
monitorati su quanti rifiuti “producono”.
Un altro gradino sceso verso il controllo totale delle
nostre vite. Dopo la moneta elettronica, la trasparenza dei conti bancari, le
telecamere di sorveglianza, le carte fedeltà dei magazzini e dei negozi, il
monitoraggio degli ascolti radio-televisivi, i social network, le registrazioni
e la tracciatura della posta elettronica, la registrazione algoritmica delle
telefonate e chissà cos’altro ancora… Tutto in nome di maggior vantaggio e
sicurezza… naturalmente.
In onore della verità: i cittadini non producono rifiuti, li
acquistano. Sono obbligati ad acquistarli senza avere altra scelta o
possibilità di non farlo. Quindi a fronte di una scelta operata da altri, io
cittadino, dovrei almeno essere affrancato dalle conseguenze che ciò comporta,
invece è il contrario! Il cittadino paga per tutti, soprattutto per coloro che
grazie ai rifiuti fanno grassi affari.
Non è mai esistito un periodo storico in cui gli uomini sono
sfruttati e così poco liberi come oggi. Un tempo gli schiavi erano coscienti
del loro stato. Oggi la gente, schiava peggio di un tempo, crede addirittura
d’essere libera e paga contenta per continuare a esserlo sempre meno. Un
capolavoro!
Fintanto che avrò la forza di denunciare queste idiozie
miopi, liberiste e falsamente ambientaliste, lo farò volentieri nella speranza
di dare alla gente un contributo utile a ragionare autonomamente. Non fatevi
prendere in giro, …dite no a questa barbarie!
La raccolta differenziata è una colpa che non abbiamo. Non
dobbiamo essere noi a pagare!
Alberto Conterio
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