giovedì 2 luglio 2009

La foto di famiglia del Nonno

Ricordi di un tempo…
La foto di famiglia del Nonno

Con gli anni che passano, penso sempre più spesso a scrivere le memoria mie personali di un tempo.
Mi affiorano nella testa i racconti del nonno soprattutto, che sono in gran parte legati a questi luoghi, ma anche i ricordi miei di infanzia.
Vedrò cosa riuscirò a scrivere. Per certo sarà un lavoro a puntate, o meglio per argomenti.
L’intenzione è quella di commemorare in primis la mia famiglia, ma soprattutto mio nonno Guido Conterio, che quest’anno, avrebbe potuto compiere 100 anni, se fosse stato maggiormente fortunato !
Desidero quindi poggiare questa “prima pietra” pubblicando una delle fotografie più care proprio al nonno, quella che lo ritraeva assieme alla sua famiglia.
Ritengo che l’anno debba essere il 1916, o giù di lì.

Mio nonno Guido infatti, (il primo dei bambini da sinistra) è nato nel 1909, la sorellina Emma nel 1912, ed il suo fratello maggiore Angelo, detto in seguito “Nino”, era del 1907. Completano questa splendida fotografia d’epoca la mia bis-nonna Ludovica Cantono, ed il mio bis-nonno Arnido Conterio.

Gli abiti sono quelli usuali per i ragazzini dell’epoca appartenenti alle famiglie della piccola borghesia che avevano una certa disponibilità finanziaria.
La piccola Emma ha un magnifico vestitino chiaro in tessuto operato, le calze bianche e le scarpine di vernice nere. I ragazzini, indossano una tunica tipo “militare”, con i bottoni in vista per Angelo, e con i bottoni coperti il “nonno” Guido. Ambedue vestono i pantaloni al ginocchio, le calze lunghe e le scarpe di cuoio alte, legate. A quell’epoca i pantaloni lunghi non erano indossati dai ragazzini se non dopo la maggior età.
Per i genitori, la mamma Ludovica indossa un elegante tailleur dalla curiosa scollatura della giacchina, comunque abbottonata sotto alla gola. Gonna lunga e presumibilmente scarpe con un tacco basso. Papà Arnido invece indossa un abito completo scuro, con gilè o panciotto, camicia e cravatta.
Dal taschino del gilè si vede chiaramente fissata la catenella che tratteneva l’orologio da taschino, …naturalmente un orologio d’oro !
Il bis-nonno Arnido, portava inoltre un ben paio di baffi all’Umberta.

Il fondale “artistico” per la posa, è anch’esso tipico dell’epoca, e ci conferma l’agiatezza della famiglia, che non lesinava il denaro necessario ad una fotografia presso uno studio fotografico per puro diletto. All’epoca non era una cosa così scontata ed usuale.

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