martedì 3 novembre 2009

Difficoltà Comunali : botta e risposta !

Difficoltà Comunali - responsabilità e finanziamenti
Amministratori e cittadini, due linee di pensiero che non si incontrano mai

In riferimento all’articolo apparso mercoledì 28 ottobre 2009 su Nuova Provincia di Biella, circa le difficoltà del Comune di Quittengo, e la precisazione del Sig. Adami pubblicata nell’edizione di sabato 31, desidererei come residente a tempo pieno in questa piccola realtà, poter scrivere alcune considerazioni.
Intanto non è vero, che i villeggianti non residenti sono più burrascosi come afferma il Sindaco Machetti.
È vero forse il contrario. A forza di protestare però, non facciamo più notizia. Insomma siamo diventati un sottofondo, un brusio al pari del gorgogliare dell’acqua che scorre nel Torrente Cervo.
Anche noi come coloro che abitano a Biella, prima o poi vorremmo essere considerati “cittadini” a tutti gli affetti.
Nonostante ciò, il nostro Sig. Sindaco, ci disillude sempre, e ci ricorda alla noia che molte delle nostre lamentale poi, non sono di competenza del Comune di Quittengo, oppure quando esse lo sono, …che il Comune è sprovvisto dei necessari fondi per porvi rimedio. E giù quindi a piangere e a disperarsi, che senza più le entrate dovute all’ICI, il Comune è impossibilitato anche a ramazzare le cicce in piazza e via dicendo.
Noi residenti, siamo persone pratiche, che sopportano i disagi del luogo, ed anche i malfunzionamenti dei servizi… tutti i servizi, ma quello che non possiamo tacere e che si sia presi in giro.
Ora, senza voler entrare nel merito dell’argomento del “botta e risposta” di questi giorni, il Sig. Sindaco Machetti, che tutti noi stimiamo, non può ad ogni nostra richiesta replicare alla bisogna con uno dei due scontatissimi cliché sopra riportati. Le non competenze, e/o la mancanza di soldi, non sono una risposta, o meglio non lo sono più, quando sono applicate su ogni argomento ed in ogni occasione, come fossero due misteri gloriosi di un nuovo credo religioso.
Dall’amministrazione di Quittengo, i cittadini chiedono fatti concreti, e non la verbalizzazione del fatalismo.
Anche quando le competenze assolvono il Comune dall’agire, il cittadino si aspetta che questo si faccia portavoce in sua vece. Mi riferisco ai disservizi dovuti ad Enti assai poco “presenti” sul nostro territorio, quali la Provincia, il Cordar, l’Enel, la Telecom… e staremo a vedere a breve, cosa succederà con la Rai e la meraviglia del digitale terrestre.
Io capisco perfettamente il “gioco” delle responsabilità o dello scaricabarile - dipende dai punti vista - ma il cittadino oggi, si aspetta che la giunta che ha eletto, si prenda a cuore i problemi della cittadinanza stessa, intervenendo ogni qual volta sia necessario, facendo pressioni, dando una voce autorevole al problema denunciato, contattando gli Uffici interessati per accelerare le pratiche, i lavori e la risoluzione definitiva delle emergenze, dandone evidenza certa !
Strade e ponti dissestati e senza parapetti, cartellonistica stradale carente o semi avvolta dalla vegetazione, piante e quant’altro a rischio di cadere in strada alle prime gocce di pioggia, fermate dei bus senza protezioni e confort, mancanza di cabine telefoniche nelle frazioni più isolate e non raggiunte da nessun segnale cellulare, acqua potabile mancante più volte l’anno, telefoni a singhiozzo e nessun dissuasore di velocità nei tratti più pericolosi della provinciale SP.100 (come nei centri “abitati”) sono una “normalità vergognosa” che non si può liquidare da anni con “…non sono di nostra competenza !”, perché sono comunque di competenza di coloro che sono stati eletti dai cittadini per rappresentare una comunità. Una comunità, diciamolo molto francamente, …bistrattata dalle Istituzioni e dagli Enti competenti.
Sono diventate famose le azioni …anche di forza e se vogliamo “cinematografiche” del Sindaco Bonanno di Varallo. Non è forse vero che queste azioni, sono indubbiamente servite alla fortunata cittadinanza di quel Comune ?
Ma veniamo ai soldi…
Non c’è comune in Itala che non abbia a protestare per la carenza dei fondi. Anche a Quittengo ? Certamente. Quando in famiglia i soldi sono pochi però, si usa spenderli dove servono ! Ora senza voler puntare il dito su un caso specifico, ci limiteremo a fare una logica riflessione : Il Comune, per la stessa ammissione del Sig. Sindaco, si trova in difficoltà, in quanto è nel bel mezzo di un trasloco della sede comunale. Cioè, volendo essere più precisi, l’edificio che ospitava gli uffici del Comune sono stati ampiamente ristrutturati ed ora si sta ultimando la sistemazione interna degli uffici stessi, dopo aver speso una cifra che supponiamo importante. Soprattutto per le esigue risorse del Comune stesso. I lavori non si potevano rimandare, certo, ma… c’è un ma…
Mettendo da parte la stupidità di un orgoglio ormai fuori dal tempo, quanti bei soldini si potevano risparmiare accorpando tra loro i vari Comuni della Valle Cervo, centralizzando in un’unica sede, i servizi, le spese fisse, le spese di manutenzione e riscaldamento di un solo edificio, così come le spese del personale di queste inutili ed ormai impotenti micro amministrazioni ?
Quanti bei soldini poi si potevano ricevere in cassa per un cospicuo numero di anni, conseguenza dei benefici previsti dalla legge, per quei Comuni che si uniscono tra loro in fusione ?
Sono ipotesi di spesa e di maggiori ricavi che più volte abbiamo chiesto vengano seriamente calcolati e divulgati per poter avere parametri oggettivi con i quali orientarsi e decidere.
Dopo anni invece, queste importanti decisioni, ancora si rimandano a venire sulla base di dubbi soggettivi di un ristretto numero di persone che, per antico retaggio storico, non sono in grado di concepire un cambiamento, il solo logico cambiamento che la cittadinanza residente e non residente, si aspetta per poter sperare di veder risolti alcuni dei problemi che fanno ormai parte dell’arredo urbano di questo territorio.
Concludo, …da giugno 2009 in avanti, con la “nuova” giunta eletta, abbiamo semplicemente continuato a rantolare come fatto in passato nel buio e nel silenzio. Nulla è cambiato non solo nel ritmo, ma anche soltanto nelle idee.
Spero di non offendere nessuno, ma la difesa ad oltranza della nostra miserevole trincea non ci porterà a vincere nessuna battaglia, è una certezza. Occorre cambiare tattica, occorre cambiare aria !

1 commento:

  1. Francamente non riesco a spiegare l'irragionevole ostilità che il vostro sindaco nutre nei confronti dei "non residenti" se non con un trauma giovanile che l'ha segnato per la vita. Che ne so, un "due di picche" da una fanciulla non residente in età adolescenziale ed ecco, nascere questo suo desiderio di "pulizia etnica". La "Provincia di Biella" dell'11/7/2009 titolava "Crediamo nel turismo, sarà il nostro futuro". Il vostro sindaco, invece ha un'altra visione: i turisti devono essere scoraggiati, aliquota ICI massima, tariffe maggiorate per acqua e rifiuti che altro? Parlarne male, accusarli di tutti i mali...
    S. Seresini

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